Nel laboratorio creativo #0 abbiamo realizzato il nostro diario, ora pensiamo a come riempire le sue pagine. Un diario solitamente contiene pensieri, racconti di piccoli fatti, descrizioni, sentimenti, emozioni, sogni. Espressioni grafiche creative. Tutto quello che può raccontare di noi e del momento che stiamo vivendo. La poesia è lo strumento dell’anima, è a metà strada tra canto e scrittura, è qualcosa che difficilmente possiamo definire e costringere dentro regole fisse, anche se di regole ne ha molte.
Il potere delle parole
In questo laboratorio propongo un gioco con le parole, la possibilità di trasformarsi in poeti per un giorno e magari di scoprirsi poeti da sempre. Un esercizio semplice, ma potente, curativo, perché gioca con le parole e le parole escono dall’anima. Un’attività semplice che ha il duplice scopo di portare fuori i nostri vissuti, i nostri pensieri, le nostre emozioni, ma anche quello di divertirci facendolo e, perché no, avvicinarci alla poesia.
Le fasi dell’attività
Per svolgere l’attività è importante trovarsi in un luogo calmo, magari con una musica rilassante di sottofondo o comunque una musica che susciti in noi uno stato di tranquillità e che ci permetta di andare in profondità in noi stessi. Possiamo decidere di svolgere il laboratorio creativo da soli oppure con una persona a noi particolarmente cara. Possiamo realizzare la nostra poesia a due mani oppure a quattro, se il nostro obiettivo è lavorare sulla relazione.
Prendiamo un foglio bianco, matita e gomma, oppure matite colorate e cominciamo a scrivere sul foglio tutte le parole che ci vengono in mente riguardo al periodo o al fatto su cui vogliamo lavorare. Se le parole non emergono spontanee, contattiamo noi stessi attraverso un profondo respiro. Non dobbiamo sforzarci in alcun modo, ma semplicemente lasciare fluire, arrivare in superficie emozioni, sensazioni, immagini che tradurremo in parole.
Una volta trascritte tutte le parole che riteniamo necessarie, iniziamo a ritagliare le singole parole che poi andranno inserite in un barattolo o in un sacchetto. Mescoliamole bene in modo da non riconoscerle e mescolarle. Chiudiamo gli occhi ed estraiamo una parola alla volta, mettendole sul tavolo e leggendole nell’ordine di estrazione. Posiamo stabilire in anticipo quante parole estrarre o deciderlo strada facendo.
Un regalo per gli amici lontani
Una volta estratte tutte le parole che riteniamo sufficienti, leggiamole di fila tutte le volte che riteniamo necessarie, fino a che non troviamo il giusto ritmo, la giusta posizione, la congiunzione, la punteggiatura o il verbo che le lega assieme come una splendida collana. Ed ecco realizzata la nostra poesia. Trascriviamola nel nostro diario, custodiamola nella nostra memoria come la fotografia del periodo che stiamo vivendo. O doniamola al mondo, agli amici come un prezioso regalo che parla di noi, quando potremo riabbracciarli.
Bellissimo articolo ❤
Passa nel mio blog se ti va 😉
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