In questi tempi di cambiamenti repentini e radicali, di tempo sospeso e revisione di stili di vita non si può non soffermarsi a riflettere sulla scuola, il ruolo dell’educazione e la funzione del docente. Qual è il ruolo dell’insegnante in questa nuova scuola? Perché qualunque sia il nostro pensiero, non possiamo certo esimere dal fatto che la scuola è cambiata, cambierà, è costretta a cambiare. Ci piaccia oppure no.
Scuola on-line: aspetti positivi e negativi
In questi ultimi giorni, dopo quasi due mesi di lontananza dalle classi reali posso dire che ci sono molti aspetti della vecchia scuola che mi mancano, ma anche molti della nuova che mi piacciono e che vorrei portare avanti. Soprattutto gli aspetti più creativi, quelli che mi permettono di mettere in campo più strumenti e utilizzare maggiormente le mie potenzialità, le mie competenze e le mie conoscenze.
L’essere mamma mi da anche l’opportunità di vedere la situazione in una doppia direzione e cogliere più ampie sfumature: ragiono sul mio ruolo di insegnante, su quello che devo dare e mi viene richiesto, ma anche su quello che è necessario fare come mamma. Perché un altro punto chiarissimo è che la scuola non è fatta solo dai docenti, ma da una collaborazione stretta e necessaria tra genitori e docenti. E in questa situazione si è visto molto chiaramente: senza l’aiuto dei genitori, ben poco saremo riusciti a fare.
Docenti e genitori devono collaborare
Lontano dagli occhi, l’unica possibilità rimasta sarebbe stata quella di impartire nozioni e concetti, rinviare a link e video. Ma con quali risultati? Quale interesse e coinvolgimento? Quale motivazione? Senza l’aiuto dei genitori non saremo riusciti nemmeno a collegarci con i ragazzi, soprattutto con quelli più piccoli. Ma l’aspetto più bello di questa situazione è che alle videolezioni partecipano un po’ anche loro, i genitori, che sbirciando e ascoltando, volontariamente o no, tornano un po’ alunni e si rendono più consapevoli del lavoro e del ruolo di noi insegnanti. Che ancora di più è quello di motivatori, di stimolatori di idee, generatori di punti di vista diversi, di creatività.
I genitori sono gli insegnanti che il bambino avrà per la vita, gli altri, quelli acquisiti, noi “docenti di professione”, non possiamo fare altro che affiancare e dare spunti, indicazioni, metodologie. Un lavoro parziale per quanto importante e specifico che da solo perde di molta della sua efficacia. Di questa scuola virtuale vorrei tenermi sempre stretta la collaborazione con i genitori, reale, forte e imprescindibile perché il mio lavoro si trasformi in un buon lavoro, gratificante e solido.