Non è mai troppo presto per portare la bellezza nella vita dei bambini, anzi educarli al bello fin da piccolissimi fa si che sviluppino da subito un gusto personale, non influenzato da canoni esterni o da parametri alla moda in un dato periodo. Inoltre non possiamo dimenticare che bellezza è salute perché ciò che è bello è anche buono e salutare, infatti la natura utilizza proprio la bruttezza esteriore per allontanarci o metterci in guardia dai pericoli. Ecco perché creare dei laboratori di storia dell’arte per i più piccoli.
I benefici della pittura libera
I laboratori di cui voglio parlare non sono dei laboratori creativi, in cui i bambini sono chiamati a realizzare qualcosa. Sono piuttosto una sostenitrice della pittura libera, soprattutto fino a una certa età, perché questa aiuta molto a esternare emozioni e vissuti dei bimbi che non hanno ancora un lessico e un’esperienza tale per poter parlare liberamente di quello che provano. Dipingere avendo a disposizione materiale di qualità, pennelli e colori ad acquarello brillanti e di vari colori, è calmante e aiuta la concentrazione non solo nei bambini, ma in tutti gli esseri umani.
Appassionare alla vita dei grandi artisti
Quello che voglio proporre è la creazione di laboratori di storia dell’arte per bambini, per appassionare anche i piccolissimi alle storie e alle avventurose vite di pittori e scultori del passato. Vedrete che basterà poco per catturare la loro attenzione e subito vorranno approfondire e indagare sempre più a fondo queste storie affascinanti. Per iniziare è necessario decidere da dove partire: è possibile compiere la scelta in base al vissuto dell’artista, magari possiamo cogliere l’occasione per riflettere su un particolare della vita o spiegare attraverso fatti dei concetti, oppure possiamo decidere di raccontare la storia di un dipinto.
Il materiale
Di molti artisti vi sono materiali specifici e ci sono anche molte case editrici che propongono libri dedicati a questo argomento (ottimi i libri della Usborne), ma generalmente in questi libri le immagini dei quadri sono spesso modificate e adattate. È molto utile invece dare ai bambini immagini curate e complete, di ottima qualità e risoluzione. Se siete soliti visitare i mercatini dell’usato potrete trovare vecchie stampe monografiche in cui i quadri son riprodotti a piena pagina, oppure se visitate qualche mostra non mancate di fermarvi allo shop, vi sono alcuni musei che curano particolarmente la sezione bambini.
La storia travogente di Frida Kalho
Ultimamente ho proposto un laboratorio dedicato a Frida Kalho utilizzando un libro con stikers (Frida Kalho, stickers book, 24ore cultura)che avevo comprato alla mostra a lei dedicata nel 2018 al Mudec di Milano e il bellissimo libro di Maria Hesse X. Rodriguez Bradford Ed. Solferino. Per strutturare il laboratorio è essenziale conoscere molto bene la vita dell’artista in questione, perciò prima studiamo e informiamoci e poi in semplicità raccontiamo, semplicemente narrando, la vita del personaggio prescelto, enfatizzando aspetti narrativi o concetti e messaggi che lo stesso artista voleva trasmettere.
Attraverso il gioco portare l’arte potenzialmente a tutti
Iniziare in modo ludico può innescare l’interesse e la voglia di conoscere dettagli e curiosità e approfondire vita e opere. Evitiamo di essere troppo tecnici e di far mostrare l’arte come qualcosa di noioso e distante da noi. Se vogliamo possiamo anche attingere a fonti cinematografiche e mostrare spezzoni e trailler di film dedicati.
Con Frida Kalho molti sono gli aspetti che si prestano a essere messi in risalto: la cultura messicana, gli abiti, le tradizioni, l’amore, le passioni, le forti emozioni vissute dall’artista, il ruolo della donna, il suo rapporto con la natura e gli animali. Calibrando ogni aspetto in base all’età e facendo capire che l’arte non è qualcosa di elitario e marginale, ma può entrare nella vita di tutti, migliorandola sensibilmente.