laboratori-creativi-per-bambini-idee

Alcune idee per realizzare appassionanti laboratori creativi per bambini

Un laboratorio creativo è innanzitutto un luogo, fisico e mentale, dove si sperimenta attraverso attività pratiche e coinvolgenti un pensiero teorico sviluppato o appreso in precedenza. Un laboratorio perciò per essere tale dovrebbe sempre essere composto da una parte teorica, che non necessariamente deve essere posta come primo approccio, e una parte pratica esperienziale che stimoli la creatività.

Lo strumento del laboratorio è molto utile da applicare con bambini e ragazzi, ma dovrebbe essere utilizzato più spesso anche con gli adulti poiché è innata e sempre viva in noi la capacità di apprendere attraverso l’esperienza. Un apprendimento significativo, duraturo è un apprendimento che avviene attraverso il fare, tante sono le pedagogie che sottolineano questo concetto basilare, eppure ancora oggi dalle aule di scuola ai vari corsi proposti in strutture pubbliche e private, la parte teorica la fa da padrona.

A chi si rivolge

Il rapporto tra teoria e pratica va certo calibrato a seconda dell’età del soggetto a cui mi rivolgo, ma anche i bambini più piccoli sono in grado di assimilare concetti e pensieri, idee e proposte teoriche. Ho potuto osservare questa grande capacità e curiosità dei bambini, anche piccolissimi, proponendo dei laboratori creativi d’arte a un gruppo di homeschooler.

Le due attività che ora descriverò possono essere presentate a gruppi misti di bambini e adattati, con semplificazioni e approfondimenti, a una fascia d’età che varia dai due-tre anni fino ai quattordici.

laboratori-creativi-per-bambini-idee

Parte teorica

I laboratori sono strutturati da una parte teorica introduttiva dove viene presentata la figura di un noto artista, la sua vita e le sue opere principali, evidenziando le caratteristiche tecniche che lo differenziavano dagli altri. Questa prima fase può essere concretizzata grazie all’aiuto di libri appositi, monografie d’artista per bambini, oppure è possibile creare una sintesi personale che possa essere recitata o interpretata davanti ai bambini. Quello che conta è che sia strutturata per punti e concetti chiave molto chiari.

Il racconto biografico dovrebbe contenere sempre anche un aneddoto divertente o una particolarità su cui i bambini possono fissare l’attenzione. Ad esempio una stravaganza, un modo di essere, un atteggiamento che contraddistinguevano l’artista oggetto di studio nella sua epoca. Per avvicinare i bambini all’arte, è importante scegliere personaggi significativi e conosciuti, lavorando su quadri famosi che i bambini hanno già incontrato o possono incontrare con facilità.

Jackson Pollock e Lucio Fontana

La scelta della mia proposta riguarda due artisti lontani per soluzioni artistiche adottate e per luogo in cui operavano, ma accomunati dalla necessità di introdurre il concetto di spazio dentro la bidimensionalità della tela. Si tratta di laboratori creativi che hanno al centro le figure di Jackson Pollock e Lucio Fontana: il massimo esponente dell’action painting americana e lo spazialista italiano. L’arte contemporanea, e ancora di più quella astratta, considerata da molti ostica e incomprensibile, può diventare terreno di dialogo e apprendimento per bambini e adolescenti.

Parte pratica

Una volta presentata la figura dell’artista, possibilmente in questa fase senza utilizzare supporti informatici, video e foto, che potrebbero condizionare l’immaginazione e la creatività del ragazzo, ma utilizzando solo il supporto cartaceo con libri adattati ai ragazzi e cataloghi di mostre e testi tecnici, si propone l’attività pratica, il laboratorio creativo vero e proprio.

laboratori-creativi-per-bambini-idee

Siamo tutti action painter

In questa fase possiamo sbizzarrirci e suggerire varie attività più o meno vicine alle azioni svolte dagli artisti, l’importante è che giungano al medesimo risultato. Per quanto riguarda la figura di Pollock e l’action painting è necessario creare un contesto in cui i ragazzi possano ricreare il modo di operare dell’artista americano.

Basterà stendere a terra un vecchio lenzuolo bianco o un cartellone di dimensioni adeguate, fornire ai ragazzi secchielli oppure grossi bicchieri con all’interno tempera monocroma nelle tinte predilette dall’astrattista e invitarli con bastoni e pennelli a gocciolare il colore sul supporto seguendo un ritmo, una danza.

Questa partecipazione permetterà loro di sviluppare empatia nei confronti dell’opera e dell’artista, provare entusiasmo e gioia creativa e perciò disponibilità ad apprendere.

laboratori-creativi-per-bambini-idee

Cosa c’è dietro la tela?

Per quanto riguarda Fontana il concetto da sviluppare è quello della ricerca spaziale, con i suoi tagli e buchi l’artista esplora lo spazio che sta oltre la tela e così i bambini e ragazzi devono avere la possibilità di cercare e capire che dietro, oltre quel supporto si nasconde un mondo, fisico e razionale, inesplorato.

Ottimale sarebbe poter realizzare il taglio di un supporto, ma questa attività potrebbe risultare costosa e non sempre fattibile per una questione di sicurezza, se il laboratorio viene proposto a un grande gruppo di bambini.

La mia idea è quella di utilizzare la tecnica del frottages per far emergere, attraverso il colore, ciò che la tela/ foglio nasconde, dar spazio a oggetti fisici che stanno in un altro piano, inizialmente invisibile all’occhio.

Per amare l’arte bisogna viverla fin da piccoli

L’arte, per essere amata e capita, deve essere vissuta, fatta propria e questo è possibile solo attraverso un’educazione al bello e alla creatività che nasca fin dai primi anni di vita. La storia dell’arte, attraverso la proposta di laboratori creativi dovrebbe essere presente in ogni scuola fin dal primo ciclo, mentre ora fa la sua comparsa solamente alle scuole medie per poi riscomparire nella maggior parte degli istituti superiori.

Come pensiamo di educare all’arte, alla valorizzazione e tutela del grande patrimonio che abbiamo sul nostro territorio se impediamo ai nostri bambini di avvicinarsi a questo mondo.

Disegnare non è arte, perciò accanto alle attività di disegno, che dovrebbero essere possibilmente libere e incentivanti la creatività, penso sia necessario introdurre laboratori creativi educanti alla storia dell’arte. Per imparare a osservare e per famigliarizzare con qualcosa che da sempre ha fatto parte delle necessità umane.

Lascia un commento