Capacità di lavorare in team: per un insegnante è fondamentale

Spesso chiediamo ai nostri studenti la capacità di lavorare in gruppo, ne giudichiamo gli esiti e ne analizziamo i motivi di fallimento pretendendo che mettano in gioco queste competenze senza allenarle e senza renderci conto che, molto spesso, nemmeno noi insegnanti siamo in grado di condividere e lavorare in team.

L’esempio è il più grande maestro

L’esempio è il più grande insegnamento che possiamo dare ai nostri ragazzi e con esso la coerenza tra le nostre parole e il nostro agire, questo dovremo ricordarcelo ogni volta che entriamo in classe e ci lamentiamo di un comportamento scorretto, di una mancanza, di una dimenticanza da parte dei nostri alunni. Comprendere che tutti possono sbagliare, adulti come ragazzi, e ammetterlo non è un segno di debolezza, ma riconoscere pari stima ai grandi come ai piccoli oltre a essere essenziale per conquistare autorevolezza ai loro occhi.

Dare l’esempio significa anche proporre ai ragazzi attività che lo stesso docente è in grado di sostenere, questo soprattutto se queste attività saranno oggetto di valutazione. Molto spesso invece dimentichiamo questo aspetto, soffermandoci solo sul giudizio senza nemmeno chiederci noi come lo faremmo? Non solo assegnare argomenti a noi chiari, ma anche esercizi e quesiti di cui la risposta è comprensibile, senza falsi trabocchetti.

Una linea comune condivisa

E soprattutto adottare una linea comune di azione che veda tutti i docenti di classe, pur nel rispetto delle proprie personalità e individualità, lavorare con gli stessi obiettivi verso un unico fine. Che dovrebbe essere la valorizzazione dei talenti, delle individualità e delle capacità di ognuno. Questa è la definizione della capacità di lavorare in team, che è indispensabile per un insegnante in quanto educatore così come per ogni educatore, basti pensare ai genitori all’importanza che ha la condivisione dei principi educativi.

I benefici del lavorare in team a scuola

I benefici del corretto lavoro in team tra i docenti sono innumerevoli soprattutto in termini di gestione della classe, in quanto i ragazzi sono una cartina tornasole di tutto ciò che sta loro attorno. Lavorare in team vuol dire portare coerenza e chiarezza in classe, prima di tutto. Vuol dire stroncare sul nascere situazioni che potrebbero divenire ingestibili, vuol dire che tutti i docenti sono coinvolti alla stessa misura nel processo educativo. Non è necessario che sia presente il coordinatore di classe o l’insegnante di lettere in quanto insegnante con più ore.

Lavorare in team per un docente significa anche innovare la didattica e attuare realmente le indicazioni ministeriali: attività interdisciplinari, dove tutte le materie hanno la stessa importanza e conseguente maggior coinvolgimento da parte ragazzi; osservazioni condivise; minor carico di lavoro per ogni singolo perché redistribuito. E soprattutto incitamento reciproco, scambio di idee, punti di vista, opinioni. L’insegnamento diventerebbe veramente un lavoro interessante e creativo che permette la crescita personale.

Il ruolo attuale del consiglio di classe

Probabilmente un lavoro in team reale ed efficace richiederebbe un maggior numero di incontri e riunioni per condivisione rispetto a quello attuale. Oggi ci si incontra poco e di fretta, all’incirca ogni due mesi per una o due ore, per condividere votazioni numeriche, giudizi e poco altro e spesso lamentele. Il carico di lavoro ricade spesso unicamente sul coordinatore di classe o su chi svolge più ore in aula. I benefici non si vedono e spesso quando le classi diventano ingestibili non ci sono strumenti adeguati per intervenire. Usare le punizioni è un fallimento in partenza che non voglio nemmeno prendere in considerazione.

 

 

 

 

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