Quanto conta nella vita di tutti i giorni la creatività? È veramente così indispensabile? Serve a tutti o solo a chi si occupa d’arte, di design e di creazioni? È confinata solo all’infanzia? Ma soprattutto siamo proprio sicuri che stiamo facendo tutto il possibile per incentivare e dare spazio alla creatività dei nostri bimbi?
Lezione da Stern
Alcuni mesi fa quando ho frequentato un corso sul closlieu e Arno Stern dove si parlava del disegno infantile e di come noi adulti lo coltiviamo, o meglio ne permettiamo l’espressione. Così inizialmente mi sono interrogata su quante aspettative poniamo noi adulti sul disegno dei bambini e soprattutto se siamo realmente capaci di comprenderlo e di permettere loro di esprimersi come desidererebbero.
Così ho capito che un disegno non si interpreta perché è qualcosa di estremamente intimo e personale. E soprattutto non si giudica perché il bello e brutto non esiste, ma l’espressione grafica sul foglio è semplicemente qualcosa che sussiste perché qualcuno aveva la necessità di esprimerla. Esattamente come un’opera d’arte. È inutile cercare sempre una spiegazione.
Capire! Si tratterà pure di capire! … Ma da quando il quadro è una dimostrazione matematica? Esso è destinato non a spiegare (a spiegare che cosa, mi domando?) ma a far nascere delle emozioni nell’animo di chi lo guarda. P. Picasso
E aggiungo io (se mi è concesso rispondere a Picasso), a permettere di esprimere delle emozioni (e non solo) dall’animo di chi crea.

Lezione da Munari
Pochi giorni dopo ho iniziato a leggere Fantasia di Bruno Munari ed ecco altri interrogativi e … altre risposte. Innanzitutto ho compreso ancora una volta l’importanza fondamentale degli educatori, scuola e genitori, fondamentali nei primi anni di vita. Dipende da loro se una persona sarà creativa o se sarà un semplice ripetitore. Per formare individui liberi mai costringere un bambino in schemi non suoi, mai spingerlo a copiare dei modelli, soffocarlo con imposizioni. Mai dare un soggetto.
E allora le schede fotocopiate da colorare? Dovrebbero essere abolite perché non solo non creano conoscenza, ma non permettono nemmeno espressione. Figuriamoci stimolare la fantasia! L’ampliamento della conoscenza e la memorizzazione deve essere proposta e stimolata durante l’età infantile attraverso il gioco, un gioco che permetta al bambino di intervenire, partecipare, risolvere problemi, visualizzare azioni sempre diverse.
Che cos’è la Fantasia?
Fantasia, creatività, immaginazione sono indispensabili a tutti noi. Sono quelle facoltà umane che ci permettono di visualizzare e rendere possibile l’impossibile. Sono quelle facoltà umane che danno spazio all’individualità e permettono la formazione di menti libere ed elastiche pronte a cambiare idea o a sostenere punti di vista differenti.
Se vogliamo crescere una persona che pensi in modo creativo e autonomo, dobbiamo dare massimo spazio alla creatività e all’individualità. Questo servirà all’artista, come all’ingegnere e soprattutto all’educatore.
La fantasia nasce da relazioni che il pensiero fa con ciò che conosce, perciò sarà più o meno viva in base alle opportunità che l’individuo ha di fare relazioni. Per avere tale possibilità è necessario avere vaste conoscenze, potremo dire un ampia cultura. Dovremo perciò dare la possibilità al bambino di fare più esperienze possibili, di darle il mondo e permettergli di esplorarlo. Senza limiti e blocchi o imposizioni non necessarie.