L’occasione per riflettere su questo argomento mi è stata data da una mostra dedicata alle fiabe e alle illustrazioni che ho visitato alcuni giorni fa. La prima volta l’ho fatto da sola e mi sono lasciata trasportare dall’incanto e dalla poesia delle immagini, raffinate e curate nei dettagli. Poi ho deciso di portarci mia figlia, di tre anni, perché ascoltasse narratori raccontare queste storie provenienti da ogni angolo del pianeta, e ne è rimasta incantata. Infine ho deciso di accompagnarci la mia classe, una prima media dove sto affrontando questa tematica anche in aula. E ne è valsa veramente la pena, vista l’ottima qualità dei laboratori proposti e la preparazione del personale.
Manuali scolastici vs albi illustrati
Quest’ultima esperienza mi ha fatto particolarmente riflettere su quanto sia importante questo genere letterario e su quanto sia trattato superficialmente a scuola. Penso che una delle cause principali sia la necessità di adottare un libro di testo, come l’antologia didattica, che ritengo alquanto inutile e dannosa per appassionare, coinvolgere e studiare queste tematiche. Poter attingere direttamente dai libri, libri illustrati che sono sempre di più dei capolavori, delle piccole opere d’arte, preziose e uniche, leggere e discutere in classe direttamente dalle fonti primarie permetterebbe di far emergere tutta la poesia, il mistero, la sacralità del genere fiaba. E la cultura del paese da cui proviene.
Le fiabe come contenitori culturali
Durante la visita guidata alla mostra ho avuto la sensazione non tanto di trovarmi dentro un edificio adibito a esposizione, ma piuttosto su un mezzo di trasporto immaginario che mi portava da un luogo all’altro del pianeta a conoscere usanze, credenze e modi di vivere di culture diverse. È stato un viaggio magico perché mi ha permesso di riflettere sulle mie origini, mi ha portato ad avvicinarmi al diverso, ho scoperto che questo altro non era poi così diverso e che molti erano gli aspetti in comune. Anche con culture agli antipodi. Siamo stati in Africa, in America latina, in India, Giappone, Cina, nel cuore dell’Europa dell’Est.
Il messaggio educativo della fiaba
In ogni fiaba un messaggio educativo profondo e fondante, un aspetto e un pensiero su cui riflettere. Dal ruolo della donna nella società, dal elemento costituente la sua forza, all’importanza della bellezza, dell’intelligenza, l’amore e la relazione di coppia, il rispetto, le regole nella società, il concetto di tempo e spazio, la sacralità degli animali e il loro incarnare vizi e virtù umane. Di temi ce n’è molti, tanti da occupare, nella riflessione, un intero anno scolastico. Anzi forse più di un anno. Temi così forti e pregnanti, capaci di generare un pensiero critico e autonomo su questioni molto scottanti com’è il ruolo della donna nella società.
Portiamo la bellezza ai nostri bambini
Alle volte, per i nostri alunni, ma anche per i nostri figli, proporre tanto e un po’ di tutto non è una grande scelta. I manuali scolastici dovrebbero essere rivisti e dare la possibilità ai docenti di essere più liberi di scegliere. I manuali scolastici dovrebbero essere esclusivamente una guida per i docenti che così sarebbero liberi di proporre il proprio percorso agli alunni e presentare loro i veri libri. Libri belli, curati, completi. Pieni di poesia. Libri che si prestano a essere amati. Non monconi di esseri senza corpo, senza vesti, senza anima.
E la scuola si riapproprierebbe del suo reale scopo: creare esseri critici e pensati e non contenitori colmi di conoscenza.